venerdì 9 novembre 2012

Dissertazioni sul genere e orgoglio maschile domestico


Con l'avvicinarsi dei trenta sono stato colto da una sorta di crisi di iperattività.
Mentre fino all'anno scorso l'unica attività che occupava il mio tempo libero quest'anno ho iniziato tre nuove attività: Zumba, palestra e un corso di spagnolo.

So' che in realtà tutti vorreste sentirmi narrare delle epiche gesta di questo giovane uomo che tenta sgraziatamente di saltellare a ritmo con un gruppo di ragazze e signore di mezz'età ma non è questo il luogo e il tempo. Anche se vi assicuro che è una cosa che fa' ridere … fa' ridere pure me intanto che la faccio e mi vedo allo specchio.


Ecco direi che il tizio verde girato in un verso contrario a tutti gli altri e con l'aria di chi sta per avere un infarto mi rappresenta abbastanza.

Volevo qui parlarvi del corso di spagnolo.
Sono arrivato con successo alla seconda lezione la prima parola che abbiamo imparato è deshollinador che significa spazzacamino e direi che con questa già una buona parte delle conversazioni in lingua è risolta. Ad un certo punto ieri si discuteva delle professioni ed è salta fuori la "ama de casa" la casalinga.
Al tentativo di chiedere come si diceva al maschile la profesora ha affermato che non esisteva un maschile intendendo che non poteva esistere un casalingo. Trovo che questa sia un'assoluta discriminazione sessista e mi sono sentito toccato nel vivo.

La casalinga è per definizione la donna che si occupa della famiglia e della casa.
La mia famiglia in senso stretto e sulla carta è composta di una sola persona … me. Chi si occupa della mia casa è chi la abita e quindi ... Io. Ne consegue che sono un casalingo.



Oggi come oggi anche in Italia un uomo che viva da solo non è più una bestia rara. Non tanto per i ggiovani che possono staccarsi dal cordone ombelicale perenne della MAMMA, cosa che la politica lungimirante a fatto in modo che succedesse il meno possibile, ma quanto per diversi signori più o meno di mezza età calciorotati via dalla consorte (o viceversa).

Il sentito da single è che però la pubblicità e i produttori non vogliano rendersi conto di questo. Gli spot di detersivi et simili sono sempre incentrati su signore innaturalmente giovani rispetto ai figli ei fustini si rivolgono solo alla signora di casa. Ma cosa ci vorrebbe per irretire questa categoria di consumatori?

Domanda avete mai provato ad osservare gli uomini da soli al supermercato? Solo una parola, spersi.
Vedi queste creature mogie scansionare avanti in dietro gli scaffali in cerca di prodotti inesistenti. Moderni Indiana Jones con le loro misteriose liste scritte dalla moglie\compagna\madre con simboli bizzarri in modo da risultare assolutamente incomprensibili. E poi l'apoteosi, l'apice dello sconforto, l'uomo al telefono.
Qui si distinguono principalmente due modalità : mogio come un cucciolo appena sgridato sommessamente annuncia alla persona dall'altro capo che il prodotto non l'ha trovato che la ditta ha smesso di farlo e se non fosse possibile comprarne un surrogato. Modalità due incazzato come un ape chiama adducendo una serie di "non è possibile" e "sempre così con te" di solito tornando a più miti consigli verso fine chiamata, dopo aver riattaccato l'incazzoso cercherà ancora per qualche minuto per poi afferrare il primo prodotto e dire "andrà bene lo stesso,e se no la prossima volta s'arrangia" dimenticando che quello che sta cercando in realtà sarà usato per lavare le sue camice o per preparare la sua cena.



Tutto questo per dire che, l'uomo ha bisogno di semplicità, dategli un prodotto che possa lavare panni, pavimenti e piatti e sarà vostro per sempre. Dosatori semplici non con bizzarre condizioni esempio : non lo so' quanto è dura l'acqua a casa mia, davvero non ne ho idea cosa devo fare chiamare la squadra di CSI per sapere quanto detersivo in polvere mettere?

Detto questo dopo quasi tre anni passato in casa "da solo" posso dire di aver imparato un po' di cose tanto da permettermi ogni tanto di sbilanciarmi e dare consigli di culinaria (senza che ridete che ci sono una serie di piatti che mi vengono spettacolari!) ma per arrivare a questo sono passato attraverso una serie di scenette imbarazzanti tipo sitcom.

Alcuni esempi, La volta che ho lavato insieme il tappeto rosso e quello blu con lo straccio da lavar per terra. Ottenendo uno stupendo straccio color vinaccia - vomito di ubriaco.

O quando la confezione del cotechino precotto dopo averla messa su un tagliere inondando di grasso la tovaglia di natale.

Stiamo parlando dei primi gloriosi tempi, quando al posto del divano avevo una sdraio e uno scatolone con un cuscino mi facevano da puff. Beh in realtà gli scatoloni sostituivano tutta la mobilia mancante, comodini bidoni ecc …

I tempi in cui nel congelatore avevo la pasta al forno della mamma e le bottiglie di vodka … anche perché essendo privo di gas cucinavo solo con il forno.

Ma mi ricordo anche delle storie di altri come gli spaghetti scolati con la racchetta oppure chi dopo mesi è ancora senza lavandino e si lava i denti nel bidet o pavimenti lavati alla mattina alle 5 con le finestre aperte al freddo mattino parigino, seduti sul divano in attesa che asciugasse il tutto per poi andare infine a dormire.

Per questo e per tutto il resto io ritengo di essermi meritato il titolo di casalingo. E se la parola non esiste che qualcuno se la inventi perché io e i miei simili ce la meritiamo.

Nessun commento:

Posta un commento